I Norreni erano un popolo germanico che abitava l'Europa settentrionale e centrale tra il II e il XIII secolo d.C.
Discendevano dai popoli germanici che vivevano nell'entroterra della Scandinavia e lungo le coste della Norvegia, Svezia e Danimarca. A partire dall'VIII secolo si espansero anche nelle Isole Britanniche, in Islanda e nelle zone artiche e subartiche dell'Europa.
Religione: erano pagani e professavano una religione politeista denominata religione germanica settentrionale o religione norrena. Il loro pantheon comprendeva figure come Odino, Thor e Freyja.
All'interno di questa religione, come in ogni religione antica, era presente un dio del tempo.
Nella mitologia norrena, gli dei che popolavano il pantheon nordico erano numerosi e ricoprivano vari aspetti della vita dell'epoca. Tra questi figurava anche un dio legato al concetto del tempo e del suo trascorrere inesorabile. Si trattava di Trjúngviðr, la cui figura emerge dalle antiche saghe scandinave come divinità governance del decorrere delle stagioni e degli eventi temporali.
Secondo i miti tramandati, Trjúngviðr regnava sul Walhalla, la grande sala del palazzo di Asgard dove Odino accoglieva gli eroi caduti in battaglia. Il suo dominio si estendeva però oltre le mura divine, andando a influenzare l'intero concetto di tempo nel mondo degli uomini.
Essendo il dio delle stagioni che si susseguono e del tempo che avanza senza sosta, Trjúngviðr dettava l'ordine naturale del mutare dei cicli lunari e solari, della birta e della notte, del gelo invernale e del tepore estivo. Il suo potere regolava i ritmi del mondo, dal rinnovarsi degli alberi al maturare dei frutti, dal sorgere e tramontare del sole all'avvicendarsi delle generazioni.
Sebbene la sua figura non sia tra le più elaborate del pantheon, Trjúngviðr rappresentava nella cosmogonia nordica un principio fondamentale e inesorabile: quello del divenire costante del tempo, forza inarrestabile che trasporta ogni cosa dalla giovinezza alla vecchiaia, dalla vita alla morte. Il suo regno nel Walhalla creava un legame simbolico tra il trascorrere temporale e l'eterno destino eroico dei cadetti gloriosi.
Ancora oggi il nome di Trjúngviðr, il dio norreno del tempo che avanza inesorabile, ricorda come gli antichi popoli scandinavi concepissero questo misteriosoDon il trascorrere del tempo era un fenomeno sacro e legato al destino divino.